La Strada Regia delle Calabrie sulle tracce del Grand Tour: i fasti dei Borbone tra dimore nobili e gastronomia popolare

Il progetto “La Strada Regia delle Calabrie sulle tracce del Grand Tour: i fasti dei Borbone tra dimore nobili e gastronomia popolare" è stato ritenuto meritevole di finanziamento dalla Regione Campania nell\'ambito del (POC) CAMPANIA 2014-2020 LINEA STRATEGICA “RIGENERAZIONE URBANA, POLITICHE PER IL TURISMO E CULTURA” PROGRAMMA DI PERCORSI TURISTICO-CULTURALI, NATURALISTICI ED ENOGASTRONOMICI PER LA PROMOZIONE TURISTICA DELLA CAMPANIA con la rete dei Comuni di Nocera Superiore (capofila), Cava de\' Tirreni, Scafati, Angri, Striano, Capodrise e con il patrocinio di Archeoclub d'Italia: Progetto nazionale di promozione culturale e turistica dei borghi e dei territori della Strada Regia delle Calabrie. L’obiettivo è quello di realizzare un percorso storico, culturale ed enogastronomico che, attraversando l’agro nocerino e la Campania felix fino alle porte della costiera amalfitana, sappia ricreare le emozioni sicuramente vissute dai viaggiatori del Gran Tour che nel XVIII secolo percorrevano la Strada Regia delle Calabrie per andare a visitare le rovine di Pompei e Paestum. L’archeologia nocerina attirava al pari di quella pompeiana, e l’interconnessione con le strade borboniche ha permesso di arricchire il panorama di suggestioni storiche ed artistiche lungo il percorso, attraversando Scafati con l’elegante palazzo, il parco del ricco e potente industriale svizzero Meyer, il polverificio borbonico più importante del Regno delle due Sicilie, Angri con il castello Doria, voluto dagli angioini e nel ‘600 adattato a dimora principesca, Cava de’ Tirreni, con l’abbazia millenaria fondata nel 1011. Il fascino attrattivo di Nocera Superiore, su artisti e turisti dell’800, è simbolicamente evidenziato dal bozzetto del battistero lasciato dallo scrittore Hans Christian Andersen. Il fasto dell’antica Nuceria, la meraviglia del battistero paleocristiano con le sue colonne e il fonte battesimale più grande d’Italia dopo quello di San Giovanni in Laterano, erano e restano attrattori culturali irresistibili. Un percorso storico/culturale che attraversa le terre rese fertilissime dalle varie eruzioni del Vesuvio, permettendo itinerari enogastronomici unici al mondo. Siamo nell’area patria dell’oro rosso, il pomodoro san Marzano, del cipollotto nocerino, delle produzioni d’eccellenza dell’agro nocerino-sarnese. Lungo il percorso si potranno gustare piatti tipici introvabili altrove, come i gamberetti del Sarno, tipici di Scafati, o la “palatella” di Nocera Superiore. Un percorso ricco di tradizioni e manifestazioni simbolo della Campania come le tammurriate (le tammorre di Scafati sono considerate tra le più pregiate al mondo) e l’arte dei trombonieri e degli sbandieratori di Cava. Attraverso una solida rete di partenariati, in primis quello realizzato per la candidatura del progetto stesso con gli altri Comuni partner, ma anche quelli instaurati con gli stakeholders pubblici e privati della zona- associazioni turistiche e culturali, operatori turistici, imprese locali – il progetto punta inoltre ad ottenere una modernizzazione dell’offerta turistica locale e a superare la dimensione locale nella capacità di attrazione dei flussi turistici. Il progetto intende infatti valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico e le tradizioni locali che possono rappresentare un importante elemento di attrattività sia per il turismo nazionale che per quello internazionale. I turisti, grazie all’evento e agli itinerari che all’interno di esso verranno promossi, potranno scoprire tutte le bellezze e le peculiarità dell’area e dell’intera Campania.

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